Questo segno è retto da Plutone, in domicilio primario: Plutone come simbolo di separazione e di distacco…distacco da tutto ciò rappresentato dall’opposto Toro, dalla stabilità, dalla sana e tranquilla gioia di vivere e dalla felicità data dal possesso materiale.
Plutone pretende l’autonomia dalle cose…sventra qualsiasi sicurezza materiale…e impone di trovare le proprie risorse non più nell’ambiente circostante ma dentro sé stessi, nel nucleo più profondo e istintuale del proprio Io.
Plutone rappresenta l’inconscio, quella parte di noi che rimane sul fondo della nostra coscienza e che sarebbe meglio che rimanesse lì…per non turbare la nostra vita cosciente costruita su un’illusione di potenza e perfezione dell’Io…ma anche basata su una visione di purezza di sé stessi…di azioni limpide e apparentemente veicolate dalla razionalità… Niente di più lontano dalla realtà, sembra sussurrare il pianeta all’ottavo segno…dove si domicilia a livello primario.
Lo Scorpione è l’unico segno che si rende conto di questo stato di fatto, è la sua condanna essere costretto a vivere senza certezze materiali ma con l’unica certezza psicologica che obbediamo tutti ancora ai giorni nostri ai dettami istintuali dell’uomo primitivo: fame, sete, sesso, sonno, bisogno di un riparo, bisogno territoriale, istinto di sopravvivenza, istinto di protezione, eccetera… che si traslano nell’era moderna in denaro, possesso, cupidigia, gelosia, invidia, egoismo, amore, odio, aspirazione alle sicurezze materiali, desiderio di dominio, desiderio di far del male a chi ci fa del male, desiderio di essere al centro dell’attenzione…e via dicendo…
Ma la nostra società non accetta la libera espressione di tutte queste pulsioni e di questi sentimenti perché destabilizzano il vivere in comune e creano conflitti tra individualità…li reprime e vorrebbe relegarli nell’inconscio..
Purtroppo ciò non è possibile, perché sono istinti talmente vitali che non si possono cancellare….e allora ha il via la traslazione in superficie di una forma socialmente accettabile, un occultamento formale insomma di questi dettami primitivi.
Dire “Io odio questa persona” oppure “Io desidero che tutti mi stiano sempre ad ascoltare” oppure “ Io desidero la donna di un altro e non me ne frega niente di quello che sarà della sua famiglia” è considerato un male o quantomeno un difetto etico. Subentrano quindi comportamenti tesi a costruire degli alibi…Tali comportamenti però non riescono quasi mai del tutto a celare la vera origine della azioni…
Ora , nello Scorpione oltre a Plutone troviamo Mercurio in esaltazione, che dona un acuto spirito di osservazione dello sfondo delle situazioni… Così, la persona che si ostina a proclamarsi pacifica e socievole, che mai farebbe del male ad alcuno, ecco che inizia a lasciare una scia di commenti “in buona fede” buttati a caso su un vicino di casa o su un collega; la madre che si presenta affettuosissima e piena di premure per il figlioletto, lo lascia poi a casa da solo per il weekend per andar a sciare; di esempi se ne potrebbero fare una marea…
Quindi.. di pacifisti maligni, di madri egoiste, di genitori sadici, di onesti traditori degli amici, di gentili confidenti impiccioni e curiosi, di caritatevoli persone con un personale senso di inutilità da colmare, di amorevoli egocentrici, di buontemponi rampanti e ipocriti, di cortesi colleghi arrivisti, di professionali buoni-a-nulla, l’ottavo segno ne scova abbastanza da averne la nausea..
Il vedere oltre alle apparenze per lo Scorpione è automatico come respirare, non è in grado di autoilludersi fino in fondo sulla natura di ciò che lo circonda…deriva un senso di ineluttabilità: vede la realtà con realismo doloroso, che fa scaturire una visione drammatica della vita e un desiderio di non aggrapparsi a niente tranne che a sé stesso e alle proprie forze…spesso c’è un senso di esilio.
Questo senso di esilio però ha una contropartita: quando lo Scorpione riesce finalmente a trovare qualcosa che lo interessa scoppia la fiamma della passione (Marte). Più è forte l’indifferenza che normalmente mostra verso le cose, più desidera ardentemente l’oggetto prezioso che crede di aver incontrato sul suo cammino, sia questo un amante, un amico, un lavoro, un hobby, una casa, un progetto.
Mentre l’opposto Toro mostra un attaccamento pacioso e sereno verso le sue molte cose (che deve moltiplicare- Giove), lo Scorpione invece ha un attaccamento passionale verso le poche cose a lui care. Più queste gli sembreranno irraggiungibili e più smuoverà mari e monti per averle…anzi, più fatica ad ottenerle e più riuscirà a godersele una volta avute.
Qui si arriva ad un altro punto fondamentale della natura scorpionica: l’amore per le cose complicate…che è legato all’amore per il rischio. Dove c’è vita c’è rischio, e viceversa: dove c’è rischio c’è vita, che equivale a dove c’è caos c’è vita.
Le situazioni piatte vengono associate alla morte , mentre quelle movimentate alla vita. L’ottavo segno perciò deve creare continuamente stati particolari intorno a sé, come se, facendo un paragone con uno stagno, smuovendone le acque immobili quel che sta sotto riesce a venire in superficie, e se ne possono cogliere gli elementi più utili. Sa che il quadro psicologico delle persone è molto più osservabile in situazioni ingarbugliate, dove viene fuori la vera natura e le risposte più autentiche della personalità di un individuo.
È la ricerca di uno stimolo mentale che lo induce a mescolar le carte in tavola e a cercare situazioni non lineari, per vedere fino a che punto tutto ciò lo possa coinvolgere e regalargli scariche di adrenalina. Ha il terrore della noia, proprio perché l’immobilità per un segno mercuriale viene vista come legata strettamente alla fine dell’esistenza. È una tendenza trasformista delle circostanze, che riesce a ribaltare qualsiasi situazione, in modo assolutamente impensato. Come? Vedendo all’improvviso nel mutare delle cose, delle opportunità che prima non si notavano, e riuscendo a sfruttarle..
Spesso per mettere in atto tutto ciò viene usata anche la recita e la finzione, ma in maniera diversa dall’altro segno mercurial-plutonico, i gemelli: in questi ultimi la menzogna regna sovrana in molti ambiti di vita, è un simulare attivamente e artatamente. Nello scorpione invece si ha a che fare con una dissimulazione dei propri pensieri più che una simulazione vera e propria. Si cela cioè il contenuto delle proprie idee e dei propri propositi, e si nasconde la verità a chi ancora non la sa, garantendosi così un buon margine di azione.
I gemelli però lo fanno molto più spesso per vanità e per vizio, per dimostrare al loro pubblico le proprie qualità recitative. Che poi diventi un’abitudine come respirare è un altro conto…. Ma mentre per il terzo segno queste capacità hanno spesso avuto origine nell’infanzia a contatto coi coetanei o con i fratelli, per gioco e per attirare l’attenzione come personaggio, nello Scorpione invece tali attitudini sono derivate da un istinto di sopravvivenza e difesa per salvaguardarsi da dei pericoli esterni: l’esprimere un’opinione in determinati contesti non è stato possibile e si è dovuto modificare ciò che perveniva all’esterno per evitare delle ripercussioni. Ecco perché un segno così mercuriale è considerato uno dei più silenziosi dello zodiaco.
Aggiungiamo anche il fatto che al contrario dei gemelli che cercano visibilità ad ogni costo, lo Scorpione invece odia l’essere notato e il parlar di sé, perché preferisce osservare il mondo piuttosto che essere osservato. Questo comportamento però finisce proprio per provocare il contrario di quello che si voleva..
L'intima complessità dell'ottavo segno nasce dal dover "reggere" una natura fortemente maschile data la presenza di Plutone e Marte, in un elemento, l'acqua, che invece è prettamente femminile. Da questa spaccatura interna nascono tutte le contraddizioni associate allo Scorpione, perchè se da un lato c'è una forte spinta vitale orientata al maschile, la modalità in cui deve esprimersi e con cui capta il mondo esterno, è femminile.
La sensibilità acuta data dall'elemento acqua non può rimanere passiva, in autocontemplazione e autocompiacimento, come spesso accade al segno del Cancro e dei Pesci, ma diventa quasi un elemento di disturbo provocando i tipici tormenti interiori scorpionici.
Spesso lo Scorpione si ritrova a essere tentato a sfruttare ciò che ha captato , a fini personali non sempre nobili... e solo la coscienza del singolo individuo può decidere in che direzione proseguire..L'ottavo segno si rende conto sia degli istinti che muovono le azioni altrui ma anche le proprie: ha un canale privilegiato con il mondo dell’inconscio e riesce a vedere meglio e con più chiarezza di altri segni le cause interne delle cose.
Dialetticamente il Toro vede bene all’esterno e poco all’interno, da qui l’associazione della vista (giove) al secondo segno e la frequente attribuzione di ottusità come caratteristica, mentre lo Scorpione vede bene all’interno e spesso male all’esterno ( questo segno troppo forte e colpito da aspetti negativi in un tema può dare spesso miopie accentuate). Le immagini del Toro sono quelle viste attraverso l’occhio umano, quindi semplici, istantanee e chiare, mentre le immagini che scorrono nella mente dello Scorpione derivano da una vista che sembra entrare nelle cose ( da ciò deriva anche la frequente fissità dello sguardo), risultano essere immagini mentali, più elaborate di quella captate dall’occhio umano, ricostruite alla luce di ciò che si è afferrato. La visione scorpionica è più lunga in termini di tempo perché non ha recepito solo le forme e i colori ma tutto un insieme di risvolti psicologici, apparentemente insignificanti, ma che invitano ad essere approfonditi come una pista da seguire per arrivar a capire chi o che cosa si ha di fronte. Questo stato di cose è tipico anche dei segni d’acqua, che tendono a concentrarsi sull’alone, l’atmosfera che circonda le cose, piuttosto che sulle informazioni primarie che giungono nude e crude.
Tutto ciò non è applicabile solo alla vista come senso ma anche all’udito, quindi alla comunicazione. È più difficile per un Toro leggere tra le righe di un discorso anche perché tende a credere sempre ai dati superficiali che gli giungono senza elaborarli, senza andare oltre, e chiudendo a riccio la propria percezione del mondo solo su cose che lo riguardano direttamente, che gli sono utili e che lo mantengono su un terreno apparentemente concreto e solido, andando perciò incontro alla lunga a grossi abbagli.
Mentre il secondo segno ha un’esasperante fissità di opinione a priori, lo Scorpione invece, quando ha captato un qualcosa che non gli torna, aspetta che le cose gli si rivelino piano piano, senza giudicare per partito preso, ma seguendo le proprie intuizioni, e decidendo solo in seguito il proprio punto di vista, che a quel momento può risultare altrettanto granitico del suo opposto zodiacale, ma almeno motivato.
Sintetizzando, a livello dialettico, un Toro che si fa un’opinione su qualcosa risulterà fisso e magari anche prepotente nelle sue idee ma non aggressivo, e non approfondirà più, gettandosi alle spalle la questione; uno Scorpione invece, se ha capito al volo il contesto e questo non gli piace, risulterà anche sgradevole e aggressivo, altrimenti resterà in osservazione silenziosa e accomodante fino a che non ha stabilito di fronte a cosa si trova.
A livello sociale il problema principale per l’ottavo segno è quello di farsi capire e accettare per quello che è: impresa non facile per chi vuole vivere al di fuori dei valori prestabiliti e della convenzionalità della casa 2a, della normalità-linearità solare della casa 5a e da una visione di equilibrio interiore della casa 11a.
Lo Scorpione, avendo la consapevolezza di essere ruvido e di non avere mezze misure, impara presto a nascondere i propri istinti e i propri pensieri agli occhi altrui, a trattenerli quando sa che ciò potrebbe procurargli solo fastidi. Ma non riesce assolutamente a spegnere la propria carica passionale, che continua ad agire imperterrita ponendo dei grossi problemi di sfogo.
Si trova preso tra due fuochi: non mostrarsi apertamente a tutti (per evitare grane) e voler assolutamente seguire i propri ideali e ottenere quello che vuole senza lasciarsi mettere i bastoni tra le ruote da altri.
Il problema viene risolto in due modi: il primo accordando la propria fiducia a poche persone che sono riuscite a capire i suoi perché, e a cui sarà molto legato…e il secondo, si innesta sull’accoppiata mercurio-plutone, che riesce a rendere vivibile la coesistenza con gli altri, proponendo una tranquillità e una non-belligeranza di facciata.
In verità quello che vuole l’ottavo segno è non farsi calpestare ( non attacca mai per primo) e vivere la propria consapevolezza di essere vivo, senza essere soffocato da imposizioni di altre persone…
Ciò si spiega meglio con queste parole: mentre il suo cugino marzian-plutonico, l’Ariete, si spinge nella vita con l’idea fissa di dimostrare di esistere, e senza perciò trarre davvero piacere da questa coscienza perché troppo impegnato a rendersi unico, ad agire, ad “ergesi dal nulla” e ad ammirarsi (gli schemi che stanno dietro alle sue azioni sono elementari, primitivi, poco raffinati e diretti), lo Scorpione invece gode proprio dal sentirsi vivo, dall’esserne consapevole a 360 gradi, e nel vedere il risultato delle proprie azioni, o meglio creazioni (Plutone), provando un brivido ogni volta che la percezione della propria esistenza gli appare forte e chiara (le azioni sono finalizzate a qualcosa che è stato elaborato dalla mente). È un godimento di tipo intellettuale (Mercurio), che complica la struttura mentale dell’individuo e che lo priva per sempre della possibilità di vivere con semplicità la sua solarità.
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