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 |  Titolo: NETTUNO  18/06/07, 01:37 pm | |
| NETTUNO
Domicilio primario in Pesci , Esaltazione in Aquario, Domicilio base in Sagittario
RIASSUNTO:
-Dipendenza-indipendenza: “fare da sé” spiritualmente
-Porre dei confini tra sé stessi e il mondo per evitare dipendenze con l’esterno
-Occuparsi dei problemi altrui per esorcizzare i propri e farsi vampirizzare per poi fuggire: si tenta di dimenticare i propri dolori personali mescolandoli con la “moltitudine esterna”.
Questo pianeta propone il problema di stabilire i confini tra noi e il mondo esterno. Spesso si porta dietro il terrore di farsi assorbire da ciò che ci perviene dal mondo esterno sottoforma di sensazioni a livello emotivo:
paure di lasciarsi andare a fantasie e sensazioni che sfuggono alla mente razionale e che costituiscono una metamorfosi troppo profonda della struttura della propria mente. Queste paure nascono perché si ha il timore di non riuscire più a tornare nella propria “pelle”, si vive un’altra identità dalla quale non si torna più indietro ( Nettuno in Aquario si oppone al Sole-Identità in Leone). I vecchi schemi mentali sono obsoleti ma il “nuovo” che si è scoperto e’ inutilizzabile.
Perciò quando Nettuno è leso le evoluzioni della propria interiorità-personalità non costituiscono un arricchimento della persona ma spesso una destabilizzazione del nucleo del proprio Io perché non si riesce ad integrarle alla perfezione con ciò che “c’era prima”. Si avverte una sensazione sotterranea di instabilità di fondo delle cose.
Ma da dove nascono queste sensazioni? Spesso nascono dall’aver colto un’incongruenza nella matrice della vita quotidiana e una non perfetta aderenza all’apparente normalità del circostante. Non sono percezioni razionalizzabili come quelle mercuriali ma sono percezioni intuitive e spesso derivano dall’aver “sentito” all’interno della propria famiglia o semplicemente nelle figure genitoriali un’incapacità e una mollezza nascoste sotto una maschera di apparente convenzionalità.
Questa diagnosi è praticamente certa quando Nettuno tocca i luminari: uno o entrambi i genitori non sono stati abbastanza “solidi” per garantire nella mente del figlio un’idea-sensazione di perfetta continuità-linearità della vita (Y), dando adito al dubbio che la realtà possa essere leggermente diversa da quella creduta fino a un certo momento.
Si ha così il figlio o la figlia che si deve far carico delle lacune del genitore, rassicurare e impegnarsi a volte anche a livello materiale a prendersene cura. Si assorbono i problemi altrui come se fossero i propri. In pratica si ha un rovesciamento dei ruoli assegnati dalla natura e dalla normalità della vita. Ci si sente diversi e fuori-luogo rispetto alla norma.
La fuga come apparente salvezza da questa sopraffazione dell’esterno sull’interno porta a una continua precarietà: si vive in continuo “movimento” per evitare di fermarsi e affrontare il problema, finché non si è in grado di stabilire con l’esterno inglobante e distruttore delle proprie certezze una linea di confine certa.
Ma questa fuga spesso consiste in un attaccamento a situazioni, cose o persone che sembrano garantire apparentemente immobilità e sicurezza, che riportano alla pratica realtà immutabile e desensibilizzata di Y. Nascono così le dipendenze fisiche e psicologiche e i blocchi immobilistici, le fissazioni, i vizi e le manie ripetitive ( Y in Vergine), che vengono usati come palliativo di cura contro le proprie inquietudini interiori, come una rassicurazione che la realtà sia sempre quella che è stata. Spesso però si ripetono i meccanismi subiti dalle figure genitoriali su altre persone: si hanno così tendenze ad appoggiarsi e a cercare aiuto negli altri creando le già citate dipendenze psicologiche. Da qui al vittimismo il passo è breve.
Si crede che il cambiamento derivante dall’aver avvertito-percepito quel qualcosa in più, dall’aver fatto entrare dall’esterno sensazioni destabilizzanti ( perché nuove) minacci il proprio Io e quindi le proprie certezze.
Un’altra caratteristica che deriva da Nettuno è la capacità di empatia: l’oltrepassare così facilmente i confini tra sé stessi e il mondo esterno produce abilità nel mettersi nei panni altrui più facilmente e comprenderne il personale punto di vista come se fosse il proprio. Tale attitudine può portare ad essere facilmente preda di personalità altrui che cercano qualcuno con cui parlare dei propri problemi, che le comprenda, le capisca e le ponga al centro dell’attenzione. Il rischio molto alto è quello di farsi vampirizzare dai problemi e bisogni altrui, e inoltre di giustificarli inutilmente.
Nel segno dei Pesci questa tendenza si esplica spesso come spirito infermieristico, in Aquario come capacità di confidente-amico consigliere.
E qua di nuovo come soluzione la fuga e l’abbandono delle persone per salvare la propria indipendenza interiore e mentale, caratteristica che si riscontra spesso in questi due segni. Da questo imprinting nasce la fama di persona inaffidabile tipica di Pesci e Aquario.
Una volta però acquisita la capacità di stabilire finalmente dei confini tra sé e il mondo, la libertà offerta da Nettuno è praticamente illimitata: si diventa autonomi senza lasciarsi più inglobare e senza fuggire proprio perché ci si è già “rodati” a risolvere anche i problemi altrui diventando forti al posto loro. L’essere capaci ad adattarsi e a gestire situazioni instabili e mutevoli a livello emotivo rende duttile la persona che riesca a sfruttare tali doni di Nettuno. | |
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